In Calabria la vite e il vino dovrebbero
esistere dai tempi degli Antichi Greci che chiamarono la regione con il nome di Enotria, "Terra del vino".
I vitigni più importanti sono il GAGLIOPPO, il quale marca la produzione rossa di quasi tutta la regione, ed il
GRECO per quel che riguarda i vini bianchi.
La DOC più conosciuta è la CIRÒ, con
bianchi, rosati e rossi fatti rispettivamente con GRECO e GAGLIOPPO. I metodi di vinificazione del rosso sono antichi e tradizionali e danno vini dall'aspetto maturo
a causa dell'uso di uva bianca nella vinificazione in rosso. Sulla strada della
qualità e di tecniche più
moderne cominciano ad esserci alcuni produttori, ad esempio Librandi con il
Gravello ottenuto da uve
GAGLIOPPO e CABERNET SAUVIGNON.
|

|
 ©VCR Montonico Bianco
|
Un'altra DOC di un certo interesse è la
GRECO DI BIANCO a sud di Locri dove si produce un vino
dolce. La tecnica tradizionale richiedeva un doppio appassimento, il primo in
pianta e il secondo sugli scogli
in riva al mare con l'acqua marina che disidratava l'acino e dava una forte
concentrazione zuccherina.Esistono altri vini dolci passiti fatti con vitigno MANTONICO o MONTONICO BIANCO
(Librandi produce il Le
Passule passato in barrique, Vintripodi imbottiglia nella pulcianella il
Locride). Sono vini da meditazione o
da abbinare a pasticceria secca.
|
Altre DOC interessanti come DONNICI e
LAMEZIA sono enfatizzazioni del territorio e danno prodotti
di beva comune.
|
|